Nel matrimonio la donna, privata dal suo nome, perde la sua identità significando il passaggio di proprietà che è avvenuto tra il padre di lei e il marito.
Chi genera non ha la facoltà di attribuire ai figli il proprio nome: il diritto della donna è stato ambito da altri di cui è diventato il privilegio.
Ci costringono a rivendicare l’evidenza di un fatto naturale.
Riconosciamo nel matrimonio l’istituzione che ha subordinato la donna al destino maschile.
Siamo contro il matrimonio.
(Carla Lonzi – Sputiamo su Hegel – La donna clitoridea e la donna vaginale – 1970)